L’indagine di AXA sul benessere mentale
Le principali evidenze a livello globale e un focus sulla popolazione italiana
Benessere Mentale: un problema di consapevolezza che incide sulle scelte
In un contesto globale in continua evoluzione e sempre più caratterizzato da incertezze, il benessere mentale rimane una priorità assoluta, specialmente tra i giovani, che riportano livelli di benessere significativamente inferiori rispetto alle generazioni più adulte. Cresce la consapevolezza del problema e, nonostante il ricorso all’autodiagnosi e al self-management dei disturbi siano ancora molto diffusi, il 2024 segna un aumento del ricorso al supporto specialistico.
Stress e disturbi di carattere mentale sono diffusi anche nei luoghi di lavoro e alle imprese si richiede sempre più di avere un ruolo attivo sia nella prevenzione che nella gestione del benessere mentale. Incentivando la diffusione di comunità basate su consapevolezza e prevenzione, le aziende possono svolgere un ruolo cruciale per aiutare i lavoratori a riprendere il controllo sul loro futuro.
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Valutazione del benessere mentale
- L’AXA Mind Health Index migliora leggermente a livello globale e anche in Italia, dove la percentuale di persone in grave difficoltà è in leggera diminuzione ("Struggling" 14%, -1 & -2 pts vs 2023), ma quasi il 50% della popolazione riferisce uno stato di medio-forte difficoltà.
- Il numero di italiani che dichiara disturbi collegati al benessere mentale è in leggera diminuzione rispetto al 2023 (27%, -1pt vs 2023). Anche nel confronto global, il quadro italiano è più positivo della media globale, dove la percentuale è pari al 32% (stesso dato vs 2023).
- Il 70% degli italiani dichiara molteplici fattori che impattano la Mind Health: in Italia le principali preoccupazioni riguardano l’incertezza sul futuro, seguita dall’instabilità finanziaria.
- In Italia depressione, ansia e stress sono in aumento: il 28% degli italiani ne soffre in forma grave o estremamente grave (vs 25% Global).
- Il disturbo più comune in Italia è lo stress: quasi il 70% degli italiani dichiara di soffrirne.
Il benessere mentale in Italia mostra segnali di miglioramento, anche se molti dichiarano ancora situazioni di disagio medio-forte. L'incertezza sul futuro e l'instabilità finanziaria sono i principali fattori all’origine delle preoccupazioni. Depressione, ansia e stress stanno aumentando.
Consapevolezza e comunicazione
- Il 56% degli italiani si informa prevalentemente tramite specialisti della salute. Significativamente minore rispetto alla media global il ricorso a parenti e amici (29% vs 36% Global), o ai programmi educativi messi a disposizione sul posto di lavoro (6% vs 14% Global)
- Elevato, anche se più basso rispetto al dato global, il numero di italiani che ricorre alle ricerche online per informarsi sui temi del benessere mentale (37% vs 41% Global)
- gran parte delle fonti di informazione utilizzate dai più giovani è riconducibile a ricerche online (49%), oltre che al supporto specialistico (49%). A seguire, libri (34%) e social media (32%)
- da una prospettiva di genere, le differenze più significative riguardano il ricorso ai medici (60% donne, 52% uomini) e agli amici o parenti (25% donne, 33% uomini)
- Il 43% dei giovani tra i 18 e i 24 anni dichiara di soffrire di disturbi relativi al benessere mentale:
- l’incertezza sul futuro in un mondo in rapida evoluzione è il fattore che influisce maggiormente (67%)
- a seguire, la solitudine, l’isolamento sociale e l’insicurezza nel proprio quartiere o ambiente di vita (54%)
- Il 49% dei giovani italiani ricorre alle ricerche online o ai professionisti della salute per informarsi sui temi del benessere mentale (vs 44% e 42% Global)
La maggior parte degli italiani si dichiara bene informata riguardo ai temi del benessere mentale. Tuttavia, c’è un grande gap di conoscenza tra il sentirsi bene o abbastanza informati.
Problemi di benessere mentale legati a lavoro
- Il 76% dei lavoratori italiani (vs 80% Global) ha dichiarato che lo stress legato al lavoro ha avuto almeno un impatto sulla vita quotidiana (e.g. difficoltà a dormire, irritabilità o sbalzi d’umore).
- Il 54% dei lavoratori italiani (vs 41% Global) riporta livelli di stress di intensità pari a 5,5 su 10. A soffrirne maggiormente i giovani tra i 25 e i 34 anni.
- Il 18% degli italiani si è assentato per malattia a causa della Mind Health nel 2024: i numeri più alti tra giovani e giovanissimi. Il dato è in aumento rispetto al 2023 (13%).
- Il 72% dei lavoratori italiani (vs 79% Global), specialmente giovani tra i 25 e i 34 anni (84%), intende intraprendere almeno un’azione per gestire lo stress legato al lavoro (attività fisica, tempo libero/giorni di ferie, migliorare le skills di gestione del tempo/organizzative).
- Solo il 35% dei lavoratori italiani pensa che la sua azienda abbia messo in atto policies adeguate per supportare il benessere dei suoi collaboratori.
- Il 41% dei lavoratori italiani vorrebbe che l’azienda offrisse supporto per il well-being e il benessere mentale.
Il 2024 ha visto un quadro in peggioramento per i lavoratori italiani: 3 su 10 soffrono di disturbi relativi al benessere mentale.
Gestione del benessere mentale
- Nonostante il 42% di italiani abbia dichiarato di aver auto-gestito disturbi relativi al benessere mentale (vs 41% a livello global), il 2024 ha registrato un lieve aumento del numero di quanti hanno deciso di ricorrere al supporto specializzato. Il dato, che ammonta al 42% degli italiani, è in crescita rispetto al 2023 (40%) e ha raggiunto la media globale
- A livello globale, come in Italia, il 1° strumento per la gestione autonoma dei disturbi è l’esercizio fisico. La classifica globale vede al 2° posto il rapporto con familiari e amici (41% global vs 31% in Italia), in Italia prevalgono gli hobbies e le interruzioni lavorative. Familiari e amici scalano al 4° posto della classifica italiana.
- Poco più di 2 italiani su 10, perlopiù i più giovani, hanno dichiarato di aver utilizzato app o servizi digitali per gestire disturbi relativi al benessere mentale. Se paragonata al dato global, dove la percentuale si attesta al 28%, il ricorso a questi strumenti in Italia è meno frequente.
- La propensione al dialogo tra i giovani è piuttosto alta: l'82% condivide i propri problemi e preoccupazioni legati al benessere mentale (vs 79% del campione generico in Italia).
- Il 49% ha utilizzato un App o strumenti di AI per la Mind Health (vs 23% del campione generico in Italia).
La maggior parte degli italiani si informa prevalentemente tramite specialisti della salute, ma anche molto online. Significativamente minore rispetto alla media global il ricorso a parenti e amici, o ai programmi messi a disposizione sul posto di lavoro.
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