La prima piattaforma che condivide i Big Data e mette il cliente al centro
Numerose ricerche[1] individuano un crescente bisogno di protezione dei cittadini legato alla rivoluzione tecnologica in corso e ai Big Data, basti pensare alle tracce digitali che quotidianamente lasciamo nel web. Per far fronte a questa sfida, le assicurazioni sono chiamate a reinventare il proprio ruolo, offrendo ai clienti un ecosistema di servizi ad alto valore aggiunto.
AXA, tra i leader mondiali nel settore della protezione con 107 milioni di clienti in 64 Paesi, grazie all’enorme quantità di dati che è in grado di analizzare, ha scelto di iniziare a “restituire” in modo progressivo questo enorme patrimonio di informazioni.
Con Give Data Back AXA diventa la prima compagnia assicurativa al mondo a mettere disposizione di tutti i propri Big Data: la piattaforma consente di verificare i rischi relativi a furti e danni da acqua nella propria zona (frequenza, costo medio, mesi di maggior incidenza) e di ricevere consigli utili per prevenirli.
Le potenzialità di Give Data Back sono enormi, grazie ad un database che raccoglie complessivamente oltre 500.000 polizze in Italia per gli anni 2014, 2015 e 2016. Qualche esempio[2]:
♦In Italia viene denunciato un furto ogni 4 ore[3] per un costo medio di 1.483 euro che può salire fino a quasi 80.000 euro! I mesi in cui si registrano maggiori denunce sono gennaio, febbraio e novembre.
♦I danni da acqua - come ad esempio piccole perdite o scoppio delle tubature – si verificano invece ogni 42 minuti per un costo medio di 1.057 euro, ma possono salire fino a €60.000. I mesi più rischiosi sono gennaio, marzo e ottobre.
♦Le differenze tra regione e regione possono essere anche molto elevate: in Lombardia infatti viene denunciato un furto ogni 9 ore (per 1.490€ in media), mentre nel Lazio ogni 8 giorni (2.461€). Se si passa ai danni da acqua la differenza passa invece da una segnalazione ogni due ore (1.034€ in media) a una ogni 10 ore (1.077€).
La piattaforma di AXA rende pubblici i dati relativi ai sinistri denunciati in sei Stati europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera) su tre livelli: nazionale, regionale e locale. Inoltre, Give Data Back fornisce informazioni pratiche relative ai costi medi e agli inconvenienti che possono sorgere, offrendo anche numerosi suggerimenti degli esperti di AXA e dei singoli utenti per impedire che tutto ciò si verifichi di nuovo.
La piattaforma offre un’esperienza di condivisione e partecipazione: chiunque può contribuire alla sua evoluzione, esponendo i propri suggerimenti e le proprie esperienze. Il contenuto viene poi visualizzato in base alla popolarità: gli utenti possono votare i suggerimenti che trovano più utili e condividerli su Facebook e Twitter o via email.
AXA, inoltre, si assicura che i dati disponibili sul sito e il loro utilizzo siano conformi alle leggi sulla riservatezza dei dati. Ad ulteriore conferma dell’impegno portato avanti in questo campo, nel 2015 la compagnia assicurativa ha creato il Data Privacy Advisory Panel, composto da un board di esperti indipendenti su tutte le tematiche inerenti a privacy e riservatezza dei dati.
Visita il sito https://givedataback.axa.
Per rimanere aggiornato sui temi di innovazione, protezione e sostenibilità: natiper.it
Per altri consigli su come proteggersi a 360°: www.unpostprotetto.it
[1] Si veda ad esempio la ricerca di AXA Italia condotta da Episteme dal titolo “Gli Italiani, il labirinto dei dati e il ruolo del settore assicurativo”, 25 ottobre 2016.
[2] I dati riportati si riferiscono ai sinistri denunciati solamente dai Clienti di AXA Italia.
[3] L’intervallo di tempo corrisponde al tempo medio di denuncia dei sinistri ad AXA per tutti i sinistri di una determinata zona. Questo indicatore dipende dal numero di contratti assicurativi sottoscritti da AXA nella zona di riferimento e pertanto non rispecchia il livello di rischio.