Il progetto
AXA dedicato
all’empowerment
femminile

Monica è fondatrice e CEO di “Le Cicogne”, un portale web e un’applicazione per smartphone che mette in contatto genitori e babysitter su tutto il territorio nazionale in modo sicuro e veloce.

L’ideazione della start-up deriva dalla sua esperienza giovanile di babysitter: durante gli studi di economia all’Università, infatti, Monica aveva iniziato a lavorare come babysitter grazie all’affissione presso le scuole elementari di alcuni volantini. Il servizio da lei offerto si è trasformato in poco tempo da “baby-sitting” a “baby-taxi”: portare i bambini in auto alle attività sportive del pomeriggio risultava molto richiesto dalle mamme romane, e, inoltre, era meno impegnativo in termini di tempo.

La domanda cresceva sempre più, tanto che lei da sola non riusciva a soddisfare tutte le richieste che le arrivavano; ha così deciso di creare un gruppo Facebook chiamato “Le cicogne” del quale facevano parte baby-sitter automunite di sua conoscenza. Con lo scorrere del tempo e con l’aumentare delle richieste da parte di genitori, Monica è passata dall’organizzare il lavoro di un gruppo di 30 babysitter grazie all’ausilio di un quaderno, a gestire quasi 60.000 ragazze in tutta Italia grazie a un sito online e un’applicazione. Oggi “Le cicogne” può essere considerata un’azienda a 360°: il portale viene infatti utilizzato nelle maggiori città italiane, e la domanda, sempre in crescita, proviene sia dai privati che dalle aziende desiderose di inserire servizi di babysitting all’interno del pacchetto Welfare per conciliare vita e lavoro dei propri dipendenti.

Terminati gli studi in Digital Communication e Multimedia Content Design presso l’Università di Firenze, Francesca inizia il suo percorso professionale presso un’importante azienda fiorentina, per poi decidere nel 2007 di lasciare la grande città per tornare a casa, a Sermide, un piccolo paese immerso nella campagna mantovana. Inizia così la sua avventura come Commercial Manager a fianco del padre Roberto presso l’azienda Ortofrutticola Nadalini, l’impresa di famiglia fondata dal nonno Bruno nel 1979 e da anni leader nella produzione del melone liscio a polpa arancione.

Con la determinatezza e il coraggio che la hanno caratterizzata fin da piccola, Francesca negli anni ha saputo contaminare il settore agricolo, tradizionalmente ancorato ai modelli del passato, con il mondo digitale, introducendo tecnologie e innovazioni rivoluzionarie. Attraverso la luce ultravioletta dei lettori Nir, l’azienda monitora costantemente il grado zuccherino di ogni singolo melone in modo tale da offrire al mercato solo i frutti più dolci e destinare i diversi prodotti a determinati clienti in base alle richieste. Francesca ha inoltre introdotto in azienda l’uso di droni dotati di termocamera in grado di monitorare lo stato di salute delle piante, riuscendo a identificare l’insorgere di eventuali malattie non rilevabili ad occhio nudo.

Francesca è una grande sostenitrice del territorio in cui oggi vive e lavora, e il suo obiettivo principale è diffondere il marchio del Melone Mantovano IGP su tutto il territorio nazionale ed estero.

Originaria di Aqui Terme, all’età di 15 anni si è trasferita a Milano con la famiglia; inizia pochi mesi dopo a lavorare come parrucchiera in un salone nei pressi di Corso Italia; giovane e inesperta, aiuta con il suo stipendio la madre, rimasta senza lavoro, e i fratelli più piccoli.

Dopo qualche anno Mary riceve e accetta un’allettante proposta economica da parte di un altro salone, il cui titolare diventa poi il suo compagno. La storia d’amore dura però poco: i due, ancora molto giovani, decidono di lasciarsi e intraprendere strade diverse anche dal punto di vista lavorativo, pur preservando un rapporto di reciproca stima e rispetto.

Per Mary inizia così un difficile periodo, tra le bollette da pagare e il disagio che le procura lavorare presso il nuovo salone dove è stata assunta e dove sente che non può esprimere appieno il suo estro creativo anche a causa delle continue oppressioni della proprietaria, gelosa di lei e della sua bravura.

Anni dopo, sostenuti dal padre dell’ex compagno, i due decidono di creare qualcosa che fosse solo loro: si mettono in società e aprono il loro primo negozio. E oggi, anche se il loro salone ha cambiato sede, anche se Mary e il suo socio si sono costruiti ciascuno la propria famiglia, continuano a lavorare insieme con la stessa passione di 24 anni fa.

Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica conseguita presso il Politecnico di Milano, Lucia ha girato il mondo alla ricerca delle migliori opportunità lavorative, trasferendosi prima in Germania e poi in Spagna. Nel 2009, carica di un significativo bagaglio culturale e professionale, è poi rientrata in Italia per prendere il suo posto a capo dell’azienda di famiglia, la MFL Group, una multinazionale specializzata nella progettazione e costruzione di macchinari per la produzione di fili, cavi e funi con quattro stabilimenti in Italia, Spagna e Cina.

L’azienda, fondata nel 1892 dal bisnonno di Lucia, vanta un lungo passato tutto declinato al femminile: dopo la morte prematura del marito, la bisnonna prese infatti in mano le redini dell’azienda e ne fu a capo per oltre trent’anni, per poi passarla in gestione ai suoi figli. E, allo stesso modo, la madre di Lucia, che ancora oggi lavora presso MFL Group, ne prese il comando quando il marito venne a mancare sedici anni fa.

Lucia è una donna forte e indipendente ma anche una mamma amorevole, paziente e sempre presente per la sua famiglia. La forza di Lucia è proprio di far convivere in armonia il ruolo di madre e moglie e quello di imprenditrice donna impegnata in un settore tipicamente maschile come quello metalmeccanico.