AXA Italia: fa tappa in Toscana il ciclo di incontri dedicati alla prevenzione dei rischi climatici con Confindustria Toscana Nord e il patrocinio di Comune di Lucca e Regione Toscana
Temperature estreme, forte stress idrico e inondazioni più frequenti: questi i principali rischi emersi dallo studio presentato dagli esperti di AXA Climate
- L’incontro, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio” è il sesto promosso da AXA. Obiettivo dell’iniziativa, realizzata con il Patrocinio di ANIA, Comune di Lucca e Regione Toscana, contribuire a diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione che è possibile adottare nei territori.
- Presentato uno studio esclusivo sulla rischiosità futura della regione Toscana realizzato da AXA Climate su temperature estreme, inondazioni, stress idrico e frane
- A confronto sul tema, istituzioni locali, associazioni di categoria, imprese e agenti, per condividere esperienze e proposte concrete per uscire dalla logica dell’emergenza.
L'evento "Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio"
Si è svolto a Lucca, in Toscana, nella sede di Confindustria Toscana Nord, il sesto appuntamento del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal Gruppo assicurativo AXA Italia, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”.
Con il Patrocinio di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Comune di Lucca e Regione Toscana, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano dopo le tappe di Senigallia, Cervia, Treviso, Varese e Torino con l’obiettivo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale e urgente per il futuro della società: il cambiamento climatico.
La ricerca di AXA Climate: gli ambiti di rischio prioritari per la regione Toscana
Al centro dell’incontro, lo studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Toscana, realizzato da AXA Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist.
3 gli ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni e stress idrico.
- Sul fronte delle temperature estreme, i modelli di AXA Climate prevedono un aumento delle temperature annuali su quasi tutta la regione Toscana, passando dai 30-34°C della baseline ai 34-38°C nel 2050. In particolare, sarà la parte centrale della regione ad essere particolarmente colpita da ondate di calore, con temperature che supereranno i 38°C nel 2050, contando 5 giorni in più in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C.
- Gli episodi di inondazioni e piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Già a marzo 2025 le provincie di Livorno, Pisa e Firenze hanno visto cadere in 24h l’equivalente del 300% della media mensile di alcune parti della regione con impatti molto importanti sul settore industriale, agricolo e turistico. L’aumento nei livelli di inondazioni interesserà principalmente i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona al nord del fiume Serchio, causando un impatto diretto su alcune strade essenziali all’attività economica della Toscana, come l’A11 e l’E76 tra Pisa e Firenze. I livelli d’acqua raggiungeranno i 50-150cm intorno alla città di Lucca e fino a 4 metri in alcune parti delle autostrade.
- La Toscana sarà inoltre sempre più soggetta a stress idrico con intensificazioni del fenomeno nella parte nord, raggiungendo fino a quasi l’80% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Nell’altra metà della regione, dove il rischio viene già considerato “estremamente alto”, si accentuerà ulteriormente aumentando da 86% a 132% tra la baseline e il 2050.
A confronto sul tema per condividere esperienze e proposte concrete
Con questo ciclo di incontri, AXA ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali.
A confronto sul tema, per condividere esperienze di chi ha vissuto gli effetti del cambiamento climatico e proposte concrete sia in termini di sensibilizzazione e educazione che di adattamento e resilienza, istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria, imprese del territorio e agenti.