Rischi emergenti, protezione e innovazione: una nuova era per le assicurazioni.
Il clima generale:
Persistono preoccupazioni individuali e concrete riguardanti la vita quotidiana:
- Il 53,9% degli italiani ha paura di non avere una pensione ragionevole (dato in crescita del +15%), il 47,8% ha paura della gestione della vecchiaia dei suoi cari, al 45,3% preoccupano i tempi di attesa dell’assistenza sanitaria, e al 44,8% preoccupa la perdita di lavoro;
- Sono le donne ad essere più preoccupate: ad esempio sul tema pensione futura, le donne sono preoccupate al 61,5% (voti massimi) e gli uomini al 46,1%; sulla gestione della vecchiaia dei familiari troviamo il 55,3% delle donne vs il 40,2% degli uomini. Sull’assistenza sanitaria: 51,6% delle donne vs 38,9% degli uomini.
I rischi emergenti per gli italiani
Guardando al futuro, gli italiani individuano tre grandi priorità:
- I rischi ambientali. Cambiamento climatico (46,7%) e gestione delle risorse naturali (30,3%) si classificano tra i primi rischi emergenti;
- I rischi socio-economici e politici. Crisi finanziaria, tensioni geopolitiche, malattie croniche si collocano subito dopo i rischi ambientali (con rispettivamente il 46%, 32,5% 30,6%);
- I cyber risk. Data privacy (15,2%), diffusione dell'intelligenza artificiale (14,2%), e criptovalute (7,8%) evidenziano la necessità di un aumento della consapevolezza sul tema.
La centralità del tema salute
Cresce l'attenzione alla salute, spesso intesa in senso lato come benessere ed armonia psico-fisica (52,8%):
- Le malattie croniche sono percepite come uno dei principali rischi emergenti dal 30,6% degli italiani;
- Diffusa l’attenzione al benessere in ambito lavorativo che per il 48,1% degli italiani significa mantenere un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata;
- Il 71,2% degli italiani è d’accordo che sia importante avere una copertura privata;
- Grande interesse dei cittadini verso prodotti innovativi e soluzioni tecnologiche. Il 74,5% degli italiani si sentirebbe più sicuro con un dispositivo in grado di contattare medici, persone di fiducia o operatori sanitari;
- Il 47% si sentirebbe più sicuro con un robot badante per assistenza medica domiciliare.
L’attenzione per l'ambiente
La consapevolezza dei rischi ambientali è massima, tanto da portare a identificare nel cambiamento climatico la più grande sfida della nostra epoca:
- Il 44,6% degli italiani dimostra massima preoccupazione per le conseguenze relative al surriscaldamento del pianeta;
- L’89,7% degli italiani è d’accordo con la necessità di perseguire un modello economico che riduca l’impatto sull’ambiente.
La tecnologia al servizio della vita di tutti i giorni
La tecnologia viene vista come uno strumento di miglioramento concreto della vita delle persone, ma emergono preoccupazioni legate al futuro del lavoro:
- Il 72,9% degli italiani pensa che la diffusione dell’intelligenza artificiale sia un evento positivo;
- La fiducia convive con la consapevolezza di rischio di incidenti e malfunzionamenti, dovuti al non pieno sviluppo di nuove tecnologie (solo il 25,4% degli italiani si fiderebbe a viaggiare su un veicolo a guida autonoma);
- L’88% delle persone è convinta che sarà sempre più difficile trovare un’occupazione senza competenze avanzate.
Il ruolo delle assicurazioni
L'interesse per il mercato assicurativo è condizionato dalla capacità del settore di innovare con prodotti vicini alle persone e dall'alto contenuto tecnologico. Il 65,3% degli italiani sarebbe interessato ad acquistare una polizza che proponesse di installare dispositivi tecnologici.
Le soluzioni innovative muovono positivamente la propensione all'acquisto degli italiani:
- Automazione dei processi di rimborso. Il 29,1% degli italiani acquisterebbe una polizza che offrisse rimborso automatico, il 26,8% una p olizza che indennizzasse automaticamente danni provocati da agenti atmosferici;
- Gestione a 360° della salute. Il 28,6% degli italiani acquisterebbe una polizza che permetta di accedere a servizi di prevenzione (anziché rimborsare spese mediche), il 28,4% una polizza che gestisca l’assistenza in caso di non autosufficienza (anziché erogare una rendita).
La tecnologia non erode l'importanza del fattore umano: i canali tradizionali rimangono i preferiti per l'ascolto delle esigenze, la valutazione dei rischi, l'assistenza in caso di sinistro.
Metodologia. Circa 4.675 interviste CAWI (computer-assisted web interviewing) a un campione di 2.030 individui dai 18 ai 74 anni, effettuate a settembre 2018.