Ma crescono i timori legati all’instabilità geopolitica, alle tensioni sociali e alla disinformazione
Il Gruppo AXA pubblica l’undicesima edizione del “Future Risks Report”, indagine globale sui rischi emergenti realizzata in collaborazione con IPSOS, che ha intervistato oltre 3000 esperti di rischio in 50 Paesi e circa 20.000 cittadini da 15 Paesi, per comprendere e valutare la percezione della minaccia e dell'impatto dei rischi emergenti sull’intera società.
Il rischio climatico si conferma per il terzo anno consecutivo in cima alle classifiche in tutti i Paesi del mondo. Al secondo posto, l’instabilità geopolitica, in coerenza con lo scenario di attualità e con maggiore evidenza nelle macroregioni interessate da conflitti (Middle East, Europa), dove la percezione del rischio è evidentemente più alta.
Scalano di un posto, ma restano nella top 3, i rischi cyber, a loro volta connessi con l'instabilità geopolitica, ma anche con i rischi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dei big data; a indicarli tra i più rilevanti sono in particolare gli esperti, soprattutto in Europa, ma in America e in Asia questi rischi scalano anche la classifica dei cittadini.
Nella classifica italiana, il cambiamento climatico si conferma al primo posto nella classifica della popolazione, mentre per gli esperti è lo scenario geopolitico. Al terzo posto per la popolazione c’è l’inquinamento; per gli esperti, al terzo e quarto posto, ci sono invece i rischi cyber e quelli legati ad AI e big data.
Cala ma rimane comunque al 4° posto della classifica della popolazione, il timore per nuove pandemie e malattia infettive, a cui si accompagnano il già citato rischio di malattie croniche (9°) e i rischi connessi al futuro del lavoro.
Particolarmente diffuso nel nostro Paese è il senso di vulnerabilità ai rischi, espresso dal 95% degli esperti italiani (vs 87% degli esperti a livello global), ma spicca anche il ruolo assegnato alla prevenzione per fronteggiare i rischi futuri: la pensa in questo modo l’89% della popolazione rispetto all’84% della popolazione mondiale.
Scarica qui il Future Risks Report 2024